Chianti Classico Gran Selezione Sergio Zingarelli 2012 Rocca delle Macìe / Scheda tecnica
La scheda tecnica del Chianti Classico Gran Selezione Sergio Zingarelli 2012 di Rocca delle Macìe, azienda di Castellina in Chianti in Toscana
Denominazione: Chianti Classico Docg
Vitigni: Sangiovese 90%, Colorino 10%
Gradazione alcolica: 14%
Numero di bottiglie prodotte: 10.200 circa
Vigneto di provenienza: Le Macìe (interamente rinnovato nel 2000)
Tipologia del terreno: calcari marnosi intercalati da argilloscisti, arenarie e galestro
Altitudine del vigneto: circa 350 metri sul livello del mare
Età delle vigne al tempo della vendemmia per questo prodotto: 12 anni
Esposizione delle vigne: sud ovest
Sistema di allevamento: cordone speronato
Portainnesto: 110 Richter
Cloni per il Sangiovese: VCR 19 e VCR 30
Sesto d’impianto: 2,20×0,7m
Numero ceppi per ettaro: 6.500
Resa: 50 quintali per ettaro, ben al di sotto del valore stabilito dal disciplinare
Conduzione agronomica: lotta integrata
Epoca di vendemmia: fine settembre, prima decade di ottobre
Vinificazione: le uve sono rigorosamente raccolte a mano e depositate in cassette, operando una prima selezione dei grappoli direttamente in vigna. La vinificazione è svolta in acciaio e prevede una macerazione sulle bucce per almeno 15 giorni, segue maturazione in barrique di rovere francese di Tronçais per un periodo di almeno 18 mesi; affinamento in bottiglia di almeno un anno prima della commercializzazione.
Prima annata prodotta: il primo imbottigliamento è del 2010, siamo con la vendemmia 2012 quindi al terzo anno di produzione.
Curiosità: con la vendemmia 2011, e cioè solo al suo secondo anno di produzione, il Chianti Classico Gran Selezione Sergio Zingarelli di Rocca delle Macìe si è posizionato all’ottavo posto nella classifica tra i vini italiani più apprezzati, stilata dal magazine Gentleman (“Milano Finanza”) nel numero distribuito in edicola nel marzo del 2016, classifica che incrocia i dati delle più autorevoli Guide dei vini italiani nelle edizioni 2016 con i punteggi attribuiti dai due maggiori critici stranieri: dal mensile Wine Spectator e dal più famoso critico del vino, Robert Parker, fondatore di Wine Advocate.
Fonte: Vinotype.it – Link Articolo diretto