Rocca delle Macie

L’anima di Rockea e il pellegrinaggio di Wine Surf.

In occasione  della riunione nazionale di WineSurf che si è tenuta a Rocca delle Macìe il 5 e 6 febbraio scorso, a poco più di un anno dall’inizio della saga del “Grande Fratello della Vite”, siamo andati in pellegrinaggio dalla vite Rockea per mostrare a tutti i partecipanti  la protagonista del famoso format inventato da Carlo Macchi.

In occasione  della riunione nazionale di WineSurf che si è tenuta a Rocca delle Macìe il 5 e 6 febbraio scorso, a poco più di un anno dall’inizio della saga del “Grande Fratello della Vite”, siamo andati in pellegrinaggio dalla vite Rockea per mostrare a tutti i partecipanti  la protagonista del famoso format inventato da Carlo Macchi
Giunti nel vigneto in una splendida giornata di sole, Alfio ci ha raccontato come sia  importante “ascoltare le piante”, esseri viventi con una propria anima, per cogliere i loro cambiamenti capire ciò di cui hanno bisogno e poter intervenire tempestivamete nel vigneto qualora ce ne sia la necessità.  Grazie alla viticoltura di precisione, utilizzando sofisticati metodi di rilevamento ad infrarossi per valutare il vigore vegetativo di ogni parte del vigneto,oggi possiamo fare la cosa giusta al momento giusto garantendo così una buona produzione con ottimi standard qualitativi.  La nostra Rockea ci ha sussurrato che sta bene e che, dopo la potatura, si prepara al “pianto”.  Dopo il pellegrinaggio ci siamo immersi in una degustazione dei vini Rocca seguiti da un immancabile pranzo tosco-pugliese (grazie alle meravigliose burrate e al pane di Altamura portato dagli ospiti direttamente tacco d’Italia).


Giunti nel vigneto in una splendida giornata di sole, Alfio ci ha raccontato come sia  importante “ascoltare le piante”, esseri viventi con una propria anima, per cogliere i loro cambiamenti capire ciò di cui hanno bisogno e poter intervenire tempestivamete nel vigneto qualora ce ne sia la necessità.  Grazie alla viticoltura di precisione, utilizzando sofisticati metodi di rilevamento ad infrarossi per valutare il vigore vegetativo di ogni parte del vigneto,oggi possiamo fare la cosa giusta al momento giusto garantendo così una buona produzione con ottimi standard qualitativi.  La nostra Rockea ci ha sussurrato che sta bene e che, dopo la potatura, si prepara al “pianto”.  Dopo il pellegrinaggio ci siamo immersi in una degustazione dei vini Rocca seguiti da un immancabile pranzo tosco-pugliese (grazie alle meravigliose burrate e al pane di Altamura portato dagli ospiti direttamente tacco d’Italia).