L’Olio di Rocca fa “bello” il vino
Rocca delle Macìe produce anche olio extravergine di oliva: ed è un “anche” grosso come una casa visto che lo produce sin dall’inizio della sua attività.
L’oliveto è considerato parte integrante di Rocca delle Macìe per l’importanza storica e paesaggistica che riveste nel panorama del Chianti Classico, oltre che per il suo uso e consumo a tavola.
La bellezza perenne delle chiome verdi-argentee costituisce un elemento di assoluto fascino nelle tenute di Rocca delle Macìe a Castellina in Chianti.
La quota destinata ad oliveto dalla famiglia Zingarelli è costituita da 13 ettari nella tenuta de Le Macìe, 15 ettari nella tenuta Sant’Alfonso e 10 nella Riserva di Fizzano; tra l’altro proprio a Fizzano, nel borgo, oltre vent’anni fa fu costruito un frantoio tutt’ora in uso.
L’olio viene prodotto dalla frangitura delle olive delle cultivar più diffuse in questo territorio: frantoio all’80%, leccino al 12%, moraiolo al 5% e una piccola quota di cipressino (3%). Il sistema di allevamento è quello tipico toscano a vaso policonico.
Le olive vengono raccolte con brucatura manuale e agevolatori meccanici e frante lo stesso giorno della raccolta per preservarne il più possibile le qualità organolettiche: per la trasformazione si utilizza il metodo a ciclo continuo a freddo con frangitore a coltelli a griglia variabile; segue estrazione per centrifugazione.
Dalla raccolto dell’annata 2012 l’olio extravergine di oliva di Rocca delle Macìe ha ottenuto la certificazione di prodotto biologico.
L’olio di Rocca ha un colore verde con intarsi dorati, di ottima intensità olfattiva e persistente fragranza raccontata da sentori vegetali di erbe e fiori di campo, carciofi e cardo; la componente fruttata resta fresca di mela verde e agrumi. Resta coerente al gusto in cui l’intreccio amaro-piccante è piacevole, lungo e ben dosato.
E’ lontano dall’essere un extravergine aggressivo e per questo può avere un impiego in cucina e a tavola molto ampio; può essere ben speso anche su filetto di tonno o pesce spada o una grigliata di pesce azzurro oltre che sulle consuete preparazioni a base di carne e zuppe toscane. E sulla bruschetta, naturalmente!
Fonte: Vinotype.it – Link Articolo diretto