Rocca delle Macie

Ma quanto è bella la Lupinella! Concimazione verde e sovescio:pratiche agronomiche antiche nella viticoltura moderna.

Ormai abituati dalla moderna agricoltura industriale a metodi molto veloci di concimazione, quali ad esempio quella chimica, per un periodo di tempo abbastanza lungo molti si sono dimenticati di pratiche agronomiche di grande utilità per l’agricoltura: la concimazione verde e il sovescio.

Ormai abituati dalla moderna agricoltura industriale a metodi molto veloci di concimazione, quali ad esempio quella chimica, per un periodo di tempo abbastanza lungo molti si sono dimenticati  di  pratiche agronomiche di grande utilità per l’agricoltura: la concimazione verde e il sovescio.  Una delle piante da noi utilizzate per la concimazione verde è la Lupinella(Onobrychis vicifolia), che, oltre ad essere utilissima per questa  pratica, quando è in fiore è anche di una bellezza pittorica!  Per questo,  quando ho saputo che proprio in questi giorni dovrà essere tagliata,  non ho resistito ad andare in uno dei più bei vigneti di Rocca proprio qui davanti al mio ufficio e immortalarla in queste foto da condividere con voi. Seminiamo questa bellissima leguminosa a filari alterni e, una volta cresciuta e raggiunta la fioritura, la tagliamo e  la lasciamo a decomporsi sulla superficie del terreno per favorire l’apporto di sostanza organica.   Ma la cosa più importante in questo tipo di concimazione non è tanto la massa organica superficiale, ma l’azione delle radici che grazie alla presenza di azotobatteri nei noduli radicali sono in grado di fissare e rendere assimilabile l’azoto nel terreno “lavorando” fino ad una profondità di 15 metri.

Con questa stessa pratica piantiamo anche l’erba medica e il Trifoglio, mentre per il sovescio, che differisce dalla concimazione verde in quanto la pianta viene interrata subito dopo che è stata tagliata, usiamo altre specie come il Favino, e il Trifoglio oltre che la Colza e la Sulla che per quanto tutte molto utili da un punto di vista agronomico, aimè!…non sono belle come la lupinella.  Comunque,  con questo tipo di pratica l’apporto di sostanza organica ottenuta in seguito all’interramento delle piante verdi,  stimola la crescita e l’attività dei microrganismi del suolo, favorendo così una più veloce decomposizione dei residui presenti nel terreno e diminuendo altresì malattie provocate da patogeni. Oltre che attuare una buona concimazione, con il sovescio si ottiene inoltre anche un’altra importante funzione: quella di migliorare il terreno, correggendo l’eccessiva compattezza o l’elevata scioltezza. Le radici inoltre assorbono i macro e microelementi presenti nel terreno anche a livelli profondi e li mettono a disposizione delle nostre viti in forme facilmente assimilabili.
Alfio, il nostro responsabile agronomico, mi spiegava oggi che,  pratiche come la concimazione verde e soprattutto il sovescio effettuato con queste  e altre piante(lupinella, erba medica, la fava , il lupino, i trifogli ecc…), arricchiscono il terreno di oltre 5.000 Kg di sostanza organica e di oltre 100 Kg di azoto per ettaro!
In tempi in cui il letame per la concimazione non è più così reperibile come un tempo e che  la sola concimazione minerale non può essere la sola pratica utilizzata per garantire un equilibrio della struttura dei terreni nei vigneti, pratiche così semplici ed efficaci e dal sapore antico,  devono necessariamente essere parte integrante della viticoltura moderna.  Se poi piantate la lupinella, nel vigneto come nell’orto di casa vostra,  potrete  anche  godere della vista dei suoi bellisimi fiori.

Una delle piante da noi utilizzate per la concimazione verde è la Lupinella(Onobrychis vicifolia), che, oltre ad essere utilissima per questa  pratica, quando è in fiore è anche di una bellezza pittorica!  Per questo,  quando ho saputo che proprio in questi giorni dovrà essere tagliata,  non ho resistito ad andare in uno dei più bei vigneti di Rocca proprio qui davanti al mio ufficio e immortalarla in queste foto da condividere con voi.

Seminiamo questa bellissima leguminosa a filari alterni e, una volta cresciuta e raggiunta la fioritura, la tagliamo e  la lasciamo a decomporsi sulla superficie del terreno per favorire l’apporto di sostanza organica.   Ma la cosa più importante in questo tipo di concimazione non è tanto la massa organica superficiale, ma l’azione delle radici che grazie alla presenza di azotobatteri nei noduli radicali sono in grado di fissare e rendere assimilabile l’azoto nel terreno “lavorando” fino ad una profondità di 15 metri.

Con questa stessa pratica piantiamo anche l’erba medica e il Trifoglio, mentre per il sovescio, che differisce dalla concimazione verde in quanto la pianta viene interrata subito dopo che è stata tagliata, usiamo altre specie come il Favino, e il Trifoglio oltre che la Colza e la Sulla che per quanto tutte molto utili da un punto di vista agronomico, aimè!…non sono belle come la lupinella.  Comunque,  con questo tipo di pratica l’apporto di sostanza organica ottenuta in seguito all’interramento delle piante verdi,  stimola la crescita e l’attività dei microrganismi del suolo, favorendo così una più veloce decomposizione dei residui presenti nel terreno e diminuendo altresì malattie provocate da patogeni. Oltre che attuare una buona concimazione, con il sovescio si ottiene inoltre anche un’altra importante funzione: quella di migliorare il terreno, correggendo l’eccessiva compattezza o l’elevata scioltezza. Le radici inoltre assorbono i macro e microelementi presenti nel terreno anche a livelli profondi e li mettono a disposizione delle nostre viti in forme facilmente assimilabili.
Alfio, il nostro responsabile agronomico, mi spiegava oggi che,  pratiche come la concimazione verde e soprattutto il sovescio effettuato con queste  e altre piante(lupinella, erba medica, la fava , il lupino, i trifogli ecc…), arricchiscono il terreno di oltre 5.000 Kg di sostanza organica e di oltre 100 Kg di azoto per ettaro!
In tempi in cui il letame per la concimazione non è più così reperibile come un tempo e che  la sola concimazione minerale non può essere la sola pratica utilizzata per garantire un equilibrio della struttura dei terreni nei vigneti, pratiche così semplici ed efficaci e dal sapore antico,  devono necessariamente essere parte integrante della viticoltura moderna.  Se poi piantate la lupinella, nel vigneto come nell’orto di casa vostra,  potrete  anche  godere della vista dei suoi bellisimi fiori.