Rocca delle Macie

Nasce a Rocca delle Macìe la prima Riserva Faunistica Venatoria in Italia dedicata all’arte della Falconeria.

Da Venerdì 19 Novembre a Lunedì 22 novembre 2021, Rocca delle Macìe ospiterà il 1° raduno internazionale di falconieri intitolato ad Ivan Busso, Maestro Falconiere veneto vittima della pandemia.

La Famiglia Zingarelli dopo avere inaugurato quest’estate a Rocca delle Macìe la “Galleria Trinità”, in occasione del 50° anniversario dell’uscita del film “Lo chiamavano Trinità”, amplia i propri orizzonti di Sostenibilità, diventando promotrice dell’antica Arte della Falconeria.

Per celebrare il rapporto tra Uomo, Fauna e Natura, la Famiglia Zingarelli ha deciso quindi di adibire un’ampia parte dei propri terreni– coperti ancora da vegetazione autoctona originaria di lecci, corbezzoli, ginestre – all’arte della falconeria, con l’istituzione della “Riserva Faunistico Venatoria di Rocca delle Macìe”, che diventa così il primo polo italiano dedicato all’esibizione, all’addestramento ed alla caccia ancestrale, praticata con i Falconidi.

Arte e disciplina millenaria – che vede l’Uomo ed il Rapace in un rapporto simbiotico pressoché unico in Natura – la Falconeria è riconosciuta dall’Unesco come un Patrimonio Umano vivente. In molto paesi – dal Medio Oriente all’Est Europa, dalle pianure siberiane fino alla Mongolia – essa rappresenta uno dei pochi legami ancora esistenti con le antiche tradizioni locali e con l’ambiente naturale.

Da ora in poi, le colline del Chianti Classico di Rocca delle Macìe insieme alle scenografiche vigne e agli antichi ruderi, saranno quindi popolate da falchi ed addestratori che, oltre ad accrescere la bellezza del territorio, aiuteranno anche a ristabilire un equilibrio naturale molto delicato ed instabile che troppo spesso – e per svariati interessi – è sempre stato sfavorevole alla fauna selvatica.

Con il nuovo progetto faunistico di Rocca delle Macìe, sarà così implementato un nuovo programma di gestione delle diverse varietà di colture al fine di aiutare l’ecosistema rendendolo – anche se meno produttivo – più appetibile per la fauna selvatica e creando condizioni più naturali e più ricche di biodiversità.

“Saranno giorni dedicati interamente alla nobil caccia” dichiara il presidente Sergio Zingarelli,  “nella cornice del territorio del Chianti, dove l’allegria e la voglia di condividere storie, rigorosamente intorno ad un tavolo e con un bel bicchiere di vino, non mancheranno sicuramente”.